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Gaetano D'Orsi
Gaetano D'Orsi

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[Italian] Intelligenze artificiali, logica dialettica e la nascita dell'Algoretica

Le intelligenze artificiali si stanno sempre più inserendo nel mondo dell'industria lasciando i laboratori e gli enti di ricerca, e stanno cambiando il nostro modo di interagire con la tecnologia.

Un evento che, ad oggi, lo possiamo classificare come una fase ormai avanzata della terza rivoluzione industriale.
Molti parlano invece già di ormai una Quarta rivoluzione industriale.

Possiamo racchiudere le ere dello sviluppo tecnologico contemporaneo in tre grandi fasi:

1) Era del calcolo meccanico: dall'inizio del XIX secolo fino agli anni '40 del XX secolo, durante la quale i computer erano costituiti principalmente da componenti meccanici ed elettromeccanici.

2) Era dei primi computer: dagli anni '50 agli anni '70 del XX secolo, caratterizzata dall'avvento dei primi elaboratori elettronici programmabili, alcuni nomi come l'ENIAC e l'IBM 360, la nascita della programmazione e dei relativi linguaggi.

3) Era dei computer digitali: dagli anni '80 ad oggi, con la diffusione dei primi personal computer, di Internet , degli smartphone, che hanno reso possibile la diffusione globale delle tecnologie digitali e la creazione di nuove industrie, fino alla digitalizzazione di quelle esistenti.

In questa fase finale, la crescente diffusione delle I.A. richiede di affrontare diverse questioni. Non perché le ere precedenti siano state meno significative o indolori, ma perché, secondo le stime di molti esperti del settore, l'impatto dell'intelligenza artificiale sarà molto più forte e radicale, rispetto alle rivoluzioni precedenti.


Logica dialettica

Citando la logica dialettica di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, all'interno della sua opera del 1817 Scienze della Logica, possiamo partire ad analizzare in breve come possiamo incastrare e sintetizzare a grandi linee ciò che sta accadendo oggi.

Secondo Hegel, c'è un modo per comprendere meglio la realtà e si può fare tramite un processo logico-dialettico che si sviluppa attraverso la contrapposizione di opposti, la loro negazione e la loro sintesi.
Meglio conosciuta anche come procedimento dialettico tesi-antitesi-sintesi.

In parole più semplici e accessibili, è possibile comprendere questa idea osservando come l'aumento quantitativo del progresso tecnologico (tesi), possa portare ad un cambiamento qualitativo dell'ambiente o del contesto di riferimento (antitesi).

Per fare un esempio più concreto analizziamo l'aumento del fenomeno del Remote working, che ha portato e sta portando tuttora, il ripensamento di intere strutture aziendali, uffici e procedure, che a causa dell'aumento "quantitativo" dei mezzi tecnologici (tesi) le possibilità di lavorare in maniera distribuita, causando il cambiamento "qualitativo" (antitesi) di città, paesaggi o ancora di intere aree urbane.

La sintesi finale dello scontro di questi due eventi opposti, però non può essere decretata poiché è impossibile comprendere l'intera realtà, e soprattutto prevedere come sarà nei prossimi decenni. Chi si occupa di sistemi informatici sa bene che gestire la complessità non è affatto facile.


Andare oltre la specializzazione

Il metodo dialettico hegeliano può fornire un approccio metodologico utile per riflettere su come qualsiasi tipo di evento e fenomeno che comporta un aumento, o un miglioramento importante degli strumenti tecnologici, possa portarci ad adottare uno sguardo critico e consapevole su come tutto ciò che potrebbe comportare, soprattutto per coloro che hanno una formazione esclusivamente tecnico-scientifica.

Per il futuro, abbiamo bisogno di convivere cercando di salvaguardare l'ambiente, mentre continuiamo ad evolvere le nostre tecnologie adottando nuovi metodi sostenibili, mentre la potenza di elaborazione, la memoria e la velocità degli apparati tecnologici ci permettono di sviluppare nuovi e sempre più avanzati algoritmi e macchine in grado di fare compiti sempre più efficienti.

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando numerosi settori, come l'industria manifatturiera, la sanità, la finanza, il trasporto pubblico, per citare solo alcuni settori.
Lo sviluppo e il rilascio sul mercato di sempre più completi e raffinati "Modelli di linguaggio naturale" (LLM) come GPT, sono solo un esempio di come le possibilità di trasformazione di interi modelli di business siano illimitati.

Tuttavia, come con ogni grande progresso tecnologico, ci sono anche sfide e preoccupazioni etiche e sociali da considerare.
La perdita di posti di lavoro, ma anche la creazione di nuovi, magari più adatti ad affrontare le sfide del momento, e quindi che richiedono sempre maggiori competenze (altro esempio di "salto qualitativo" di un fenomeno).

Il nodo principale di riflessione, rimane sempre la possibilità di controllo di grandi quantità di dati, grazie alla costruzione e la composizione di algoritmi sempre più complessi, che sta aprendo nuove possibilità e sfide che richiedono una riflessione etica e sociale, non più superficiale o di contorno.


Algoretica
In questo scenario è nata un nuovo neologismo ormai comunemente accettato anche dall'Accademia della Crusca dal 2018.
Qui c'è un link con maggiori dettagli:
https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/algoretica/18479.

L'Algoretica, per definirla brevemente come disciplina magari futura, deve permettere l'abilitazione, lo studio e l'applicazione della ricerca etica degli algoritmi.

Sulla enciclopedia Treccani, invece, si fa riferimento sul perchè l'Algoretica deve essere applicata con questa citazione:

"Abbiamo sentito l'obbligo di entrare in questo contesto, salire su questa macchina che sta muovendo non solo i primi passi, ma è già in una prospettiva di forte avanzamento. Il progresso della tecnologia è molto più veloce di quello della politica, dell'economia, dell'etica e della dimensione umanistica, dunque è necessario un dialogo responsabile all'interno di queste nuove frontiere".

Come emerge è importante comprendere che il progresso tecnologico non può essere perseguito a scapito del benessere umano, ma deve essere guidato da un dialogo costruttivo. In questo modo, la tecnologia può essere utilizzata per migliorare la vita delle persone, risolvere problemi globali e promuovere lo sviluppo sostenibile. Tuttavia, per farlo, è necessario che l'etica e la componente umanistica siano integrate nella progettazione e nell'implementazione delle tecnologie, in modo da garantire il rispetto dei diritti umani e la giustizia sociale.

Inoltre, è essenziale che gli sviluppatori (me compreso) e gli utilizzatori della tecnologia mantengano un dialogo costante e trasparente con la società, per assicurarsi che le tecnologie non siano utilizzate in modo dannoso o discriminatorio.


Tutti insieme uniti per la Terra

Le intelligenze artificiali stanno portando un profondo cambiamento nel nostro rapporto con la tecnologia, determinando una nuova fase della rivoluzione tecnologica iniziata decenni fa.

Tuttavia, è importante essere consapevoli che ogni grande progresso tecnologico comporta anche sfide e preoccupazioni, come il possibile impatto sull'occupazione , le tematiche sulla sostenibilità ambientale , che la rivoluzione digitale sta portando a modificare.

È fondamentale adottare un approccio critico e consapevole alla tecnologia, sviluppando l'Algoretica e nuovi metodi sostenibili che consentano di conciliare e integrare la crescita tecnologica con la necessità di preservare l'ambiente grazie alle politiche di sostenibilità che dovranno coinvolgere anche altri attori.

Solo attraverso un approccio interdisciplinare che coinvolga le diverse aree specialistiche delle scienze e delle tecnologie, possiamo tentare di garantire uno sviluppo sostenibile che protegga il pianeta Terra per le generazioni future.

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